Ca' Pesaro

Ca' Pesaro

DONNE DI VENEZIA. L'agire femminile tra antiche subordinazioni e nuove autonomie nel Medioevo

Progetto

Per iniziativa dell’Archivio di Stato di Venezia si apre nella splendida sede di Ca’ Pesaro, alle ore 12.00 di giovedì 8 marzo una mostra di antichi documenti veneziani, nata per ricordare la festa della donna nell’ambito di DoVe. Donne a Venezia promosso dall’Assessorato alla Cittadinanza delle Donne e alle Attività Culturali del Comune di Venezia.

Si espongono – per la prima volta – alcune tra le moltissime testimonianze della vita femminile che emerge da queste preziose scritture notarili nelle sue molteplici articolazioni e sfaccettature.

Ritroviamo una Venezia medievale popolata di veneziane o forestiere, nobili e popolane, maestre cuoche strazarole ancille o fameie, che stipulano contratti marittimi, come si usa a Venezia, e come da sempre fanno i loro padri e i loro mariti, che si associano per imprestare denaro e farlo fruttare, che scrivono di proprio pugno i loro testamenti, quindi sanno leggere e scrivere, che dispongono in piena autonomia dei loro beni senza il supporto giuridico maschile, che chiamano in tribunale mariti o generi o suoceri a rispondere dell’amministrazione dei loro beni, come Fantina, figlia di Marco Polo, che nel 1366, nel corso di un procedimento giudiziario intentato contro il marito, accusato di essersi impossessato dei suoi beni, ne fornisce puntualmente l’elenco: un sacchetto di rabarbaro, sete del Catai, tessuti con stranii animali (i draghi), coperte ricamate a la tartaresca

Naturalmente non è tutta qui la realtà veneziana di quei secoli: ma in quest’occasione, anche se attraverso un percorso necessariamente episodico e frammentario, si è voluto proporre la capacità di agire, la visibilità, lo spazio di movimento. Contratti, testamenti,  protocolli notarili, sentenze, statuti:sono solo alcuni tra i moltissimi documenti, tratti dagli archivi antichi della Serenissima, conservati nell’Archivio di Stato di Venezia, ai Frari, che a partire dal più antico, dell’anno 847, ci regalano, salvandole dal silenzio, voci e figure femminili di straordinaria intensità.

La mostra, coordinata da Raffaele Santoro, Direttore dell’Archivio di Stato di Venezia, è stata ideata da Alessandra Schiavon, archivista nel medesimo Istituto, con la collaborazione di Chiara Scarpa, ricercatrice, e la consulenza tecnica di Marco Biccai, operatore restauratore,e di Olivo Bondesan, fotografo.

Al sostegno dell’Azienda Speciale Venezi@Opportunità e del Comitato Imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Venezia si deve la sua realizzazione.

La mostra resterà aperta dall’8 marzo al primo aprile, da martedì a domenica di ogni settimana, con orario dalle 10.00 alle 16.00 (chiusura al lunedì).

Sono previste visite guidate nei giorni di sabato e domenica, a cura di Raffaele Santoro, Direttore dell’Archivio di Stato di Venezia, e di Alessandra Schiavon, archivista.

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La manifestazione è organizzata da:

Assessorato alle Cittadinanza delle Donne e alle Attività Culturali del Comune di Venezia e Comunicazione/servizio Europe Direct in collaborazione con Fondazione Musei Civici Veneziani, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna

Sponsor dell’iniziativa: Ava, Comitato Impresa Donna CNA Veneto e CNA provinciale di Venezia, Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Venezia e Venezi@ Opportunità; CoopAdriatica, Hotel The Bauers, ilsitodelledonne.it di Ida Poletto e la rivista Virtuose, Sive Formazione Confindustria Venezia.

Partner dell’iniziativa: Archivio di Stato, Associazione Guide Turistiche di Venezia, Ateneo Veneto, Biblioteca Marciana, Canottieri Giudecca e Bucintoro, Casa del Cinema, Centro Tedesco di Studi Veneziani, Chorus, Club Service femminili di Venezia (Fidapa – Inner Wheel – Soroptimist – Zonta), Collezione Peggy Guggenheim, Conservatorio Benedetto Marcello, Cooperativa Il Cerchio, Cooperativa Rio Terà dei Pensieri, Fondazione Cini, Fondazione Querini Stampalia, Fondazione Ugo e Olga Levi, Fondazione Pinault, Istituto Santa Maria della Pietà, Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Istituzione Bevilacqua La Masa, Palazzetto Bru Zane,  Teatro La Fenice.

Con il patrocinio di Confindustria Venezia.

La sede dell’infopoint è Ca’ Pesaro, affacciata sul Canal Grande, che fu dimora di Felicita Bevilacqua La Masa.