Ca' Pesaro

  • “… ma un’estensione”
    Gastini, Icaro, Mattiacci, Spagnulo

    fino al 17 aprile 2016

Ca' Pesaro

"...MA UN'ESTENSIONE". Gastini, Icaro, Mattiacci, Spagnulo

Mostra

“… MA UN’ESTENSIONE”
Gastini, Icaro, Mattiacci, Spagnulo
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26 settembre 2015 – 28 febbraio 2016
Venezia, Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna

Prorogata fino al 17 aprile 2016

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Nel solco della tradizionale attenzione prestata da Ca’ Pesaro agli incroci tra scultura e pittura, la mostra, inserita tra le proposte di Muve Contemporaneo – rassegna ideata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia per dialogare con la Biennale d’Arte, giunta alla sua seconda edizione – offre l’opportunità di un affascinante confronto dialettico tra le opere di quattro grandi maestri dell’arte italiana contemporanea: Marco Gastini, Paolo Icaro, Eliseo Mattiacci e Giuseppe Spagnulo.

Pur sviluppando linguaggi e mondi espressivi differenti, gli artisti, legati da una pluriennale amicizia e da profonde affinità, intrecciano nei monumentali ambienti della Galleria Internazionale d’Arte Moderna un inedito e intenso dialogo che coinvolge arte e vita.

Marco Gastini (1938), con la sua continua dialettica tra pittura, materia e spazio sia virtuale che reale; Paolo Icaro (1936), capace di mettere in crisi nei suoi lavori ogni chiusura e pesantezza; Eliseo Mattiacci (1940), che ha abbandonato la monumentalità della scultura azzerandone la base e infine Giuseppe Spagnulo (1936), audace nello sfidare la gravità della materia e conferire leggerezza e lievità alle sculture più possenti.

Scrive Bruno Corà, curatore della mostra, la cui direzione scientifica è affidata a Gabriella Belli:

Nonostante l’evidente diversità che distingue il loro lavoro, essi condividono nella scultura e nella pittura, attuandoli, i principi profetizzati da Medardo Rosso e in seguito da Umberto Boccioni (‘metteremo lo spettatore al centro del quadro’) e da Arturo Martini, che della scultura aveva auspicato la vocazione: ‘fa che io non sia un oggetto, ma un’ ‘estensione’. I quattro artisti, in tal modo, pur nel solco di una tradizione italiana mai estinta, rinnovano autonomamente e amplificano quelle premesse linguistiche, affermando la loro opera in un contesto a respiro europeo e internazionale”.

Catalogo Marsilio Editore, Venezia, 2015.
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A cura di Bruno Corà
Direzione scientifica: Gabriella Belli
Progetto di allestimento: Daniela Ferretti