Domenica 6 marzo 2016
II edizione – Promosso da AMACI
Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani
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Il programma di Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna:
- Ingresso gratuito per il pubblico per tutta la giornata (dalle 10 alle 17)
- Incontro con gli artisti Paolo Icaro e Giuseppe Spagnulo*
e le loro opere presenti nella mostra “…MA UN’ESTENSIONE”. Gastini, Icaro, Mattiacci, Spagnulo” ore 11-13 - “PiPPo Piccola Pinacoteca Portatile” *
evento speciale per famiglie, in un coinvolgente percorso di esperienza e scoperta, alla ricerca della propria dimensione creativa
ore 14
* Attività su prenotazione online dalla pagina Muve su Ticketlandia fino a esaurimento dei posti disponibili
Domenica 6 marzo 2016 i musei AMACI di tutta Italia aprono le loro porte per l’Educational Day, una giornata di attività gratuite – a cura dei Dipartimenti Educativi e promossa dall’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani – interamente dedicata a favorire l’avvicinamento, la conoscenza e il dialogo del pubblico con l’arte contemporanea.
Anche la Fondazione Musei Civici di Venezia aderisce all’iniziativa proponendo l’ingresso gratuito alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro per tutta la giornata (dalle 10 alle 17, biglietteria fino alle 16) e due interessanti appuntamenti:
L’INCONTRO CON GLI ARTISTI
Ca’ Pesaro ospita, fino al 17 aprile, la mostra “… Ma un’estensione” dedicata a quattro grandi maestri dell’arte italiana contemporanea: Marco Gastini, Paolo Icaro, Eliseo Mattiacci e Giuseppe Spagnulo.
Legati da una pluriennale amicizia e da profonde affinità, questi artisti intrecciano nei monumentali ambienti di Ca’ Pesaro un inedito e intenso dialogo che coinvolge arte e vita, sviluppando linguaggi e mondi espressivi differenti.
Marco Gastini (1938), con la sua continua dialettica tra pittura, materia e spazio sia virtuale che reale; Paolo Icaro (1936), capace di mettere in crisi nei suoi lavori ogni chiusura e pesantezza; Eliseo Mattiacci (1940), che ha abbandonato la monumentalità della scultura azzerandone la base e Giuseppe Spagnulo (1936), audace nello sfidare la gravità della materia e conferire leggerezza e levità alle sculture più possenti.
Il titolo della mostra riprende uno dei “comandamenti” che la scultura, secondo Arturo Martini, dovrebbe seguire: ‘fa che io non sia un oggetto, ma un’estensione’. La ricerca dei quattro artisti, infatti, con diverse modalità espressive, riserva allo spettatore un ruolo centrale.
OSMOSIS
OSMOSIS rappresenta un momento di riflessione collettiva sulla responsabilità di un centro di produzione artistica oggi, per indagare il senso di ogni museo calato nel contesto della propria città, e, in generale, per verificare e analizzare la presenza di un sentimento di appartenenza rispetto all’arte contemporanea, i cui linguaggi vengono spesso percepiti con difficoltà nel nostro Paese.
Assumendo l’arte come processo d’analisi e conoscenza reciproca, l’artista, in dialogo con i Dipartimenti Educativi dei museo – le cui esperienze hanno costruito nel tempo relazioni stratificate e significative con pubblici diversi – ha avviato un’indagine sulla relazione tra l’istituzione e il luogo che la ospita e allo stesso tempo ha messo in connessione una serie di questioni che possano riattivare questo legame.
Da settembre a dicembre 2015 Valerio Rocco Orlando ha viaggiato su tutto il territorio italiano visitando i musei della rete AMACI e ha intervistato i responsabili e gli operatori dei Dipartimenti Educativi sulle loro pratiche, esperienze, difficoltà e sui rapporti con il pubblico, per capire come vengono percepiti i musei e le loro funzioni sia all’esterno che all’interno delle loro mura. Da questi incontri è emersa una serie di domande che l’artista ha raccolto su un’unica tavola – dove si sono stratificate e sono entrate in relazione tra loro – e che saranno alla base delle attività che i Dipartimenti Educativi organizzeranno in occasione dell’Educational Day del 6 marzo.
Come traccia di questo processo la tavola con tutte le domande sarà riprodotta nei diversi materiali di comunicazione della giornata, medium dell’incontro tra artista, musei e visitatori, che verranno quindi invitati dai mediatori a formulare una risposta personale a partire dalla propria esperienza di fruizione nel museo, partecipando attivamente alla creazione di un’opera d’arte.
Con OSMOSIS, per la prima volta un artista attiva un dispositivo che si nutre del dialogo con tutti i Dipartimenti Educativi della rete AMACI, mettendo la loro voce al centro della propria produzione artistica, partendo dalla necessità di relazionarsi in maniera diretta con il pubblico del contemporaneo.