Ingresso gratuito al museo, con la Collezione Carraro e la mostra “David Hockney. 82 ritratti e 1 natura morta“
14 ottobre 2017
Venezia, Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna
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Appuntamento imperdibile, sabato 14 ottobre, per gli amanti dell’arte contemporanea! Torna la ‘Giornata del Contemporaneo’, organizzata da AMACI, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, alla quale aderisce anche la Fondazione Musei Civici di Venezia consentendo eccezionalmente – per tutta la giornata – l’ingresso gratuito alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro e alla mostra ‘David Hockney 82 ritratti e una natura morta’.
Giunta alla sua XIII edizione la Giornata del Contemporaneo è un’iniziativa di respiro nazionale che mira a promuovere la variegata realtà dell’arte contemporanea in Italia, coinvolgendo tutta la rete dei musei associati AMACI e un migliaio di istituzioni.
Anche quest’anno, in occasione dell’evento, la Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, sede della prima collezione municipale italiana d’arte moderna , apre le sue porte per offrire la straordinaria opportunità di una visita gratuita tra i grandi protagonisti della storia dell’arte tra Otto e Novecento.
Ma quest’anno l’occasione appare ancora più ‘ghiotta’ perché, in concomitanza con la 57aBiennale d’Arti Visive, il percorso permanente della Galleria Internazionale d’Arte Moderna si presenta completamente rinnovato grazie a una sessantina di nuove opere provenienti dai depositi e all’arrivo della Collezione Chiara e Francesco Carraro, cui si aggiungono nuclei della collezione Ileana Sonnabend e Panza di Biumo.
Il nuovo layout, allestito sotto l’attenta direzione di Gabriella Belli, direttore della Fondazione e Elisabetta Barisoni, responsabile del museo, presenta un’intera sala dedicata a “I Ribelli di Ca’ Pesaro ”, o ‘capesarini’, protagonisti tra il 1908 e il 1924 delle storiche Mostre Bevilacqua La Masache si contrapponevano vivacemente alle Biennali di Venezia favorendo una giovane generazione di artisti tra cui Boccioni, Casorati, Gino Rossi, Arturo Martini e uno spazio destinato a Klimt che mette in dialogo la Giuditta IIanche con opere su carta di particolare importanza, da Ensor a Munch, da Odilon Redon a Felicien Rops.
Due stanze di grande suggestione sono poi occupate dai capolavori in vetro e dai magnifici dipinti della Collezione Carraro: Antonio Donghi, Giorgio Morandi, Giorgio de Chirico, Arturo Martini e altri importanti protagonisti del Novecento italiano dialogano come nella casa del collezionista, con un nucleo preziosissimo di vetri del XX secolo, da Bellotto a Zecchin, da Scarpa a Venini. Seguono alcune sale dedicate alla figurazione novecentista, legata al clima del realismo magico di Casorati, de Chirico, Carrà, Martini e al ritorno al ‘classico’ nel periodo tra le due guerre.
Un focus dedicato alle presenze internazionali nella collezione del museo vede poi ruotare attorno ai capolavori di Calder e di Kandinsky, opere di Klee, Picasso e Matisse, preziosi capolavori su carta, alcuni esposti per la prima volta. Chiude il percorso permanente una sala dedicata ai tre massimi Maestri del secondo ‘900 italiano, Burri, Afro e Fontana, mentre al piano superiore il pubblico può ammirare un approfondimento sull’Arte Povera con opere della Collezione di Ileana Sonnabend, arricchite da alcuni capolavori di recente giunti a Venezia, affiancati ad una selezione di autori americani degli anni Ottanta e Novanta, scelti tra i 23 dipinti della recente donazione Panza di Biumo.
Ma la ricchissima offerta del museo non si ferma qui: al secondo piano , in esclusiva assoluta per l’Italia, è possibile visitare l’esposizione di uno tra i più noti e affermati artisti contemporanei: David Hockney 82 ritratti e 1 natura morta.
Curata da Edith Devaney, Curator of Contemporary Projects della Royal Academy of Arts di Londra, con la direzione scientifica di Gabriella Belli e il sostegno di Crédit Agricole FriulAdria, la mostra – aperta fino al 22 ottobre – presenta ottantadue ritratti eseguiti tra il 2013 e il 2016 dall’artista, inglese di nascita ma californiano d’adozione.
Considerati un unico corpus i lavori offrono una visione della vita di Hockney a Los Angeles, delle sue relazioni con il mondo artistico internazionale, con galleristi, critici, curatori, artisti , volti celebri come quelli di John Baldessari, Larry Gagosian e Stephanie Barron, ma anche di familiari e persone divenute parte della sua vita quotidiana.
Hockney esegue ogni ritratto nelle medesime condizioni: il tempo di realizzazione è di tre giorni, o come dice l’artista «venti ore di esposizione», durante i quali ogni soggetto si accomoda su una sedia, collocata su una pedana, con alle spalle il medesimo sfondo neutro.
Le ottantadue tele, tutte dello stesso formato, raccolgono una tassonomia di tipi e caratteri, un saggio visivo sulla forma e condizione umana che trascende le classificazioni di genere, identità e nazionalità e che testimonia la grandezza di questo maestro della nostra contemporaneità.
In occasione della Giornata del Contemporaneo Ca’ Pesaro sarà visitabile gratuitamente secondo il consueto orario di apertura, dalle 10 alle 18 (biglietteria fino alle 17), incluso il Museo d’Arte Orientale al terzo piano, che presenta una delle più importanti collezioni mondiali di arte giapponese del Periodo Edo (*grazie alla collaborazione con il Polo Museale del Veneto – Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo MiBACT).
La Giornata del Contemporaneo è il grande evento che, dal 2005, AMACI dedica all’arte contemporanea e al suo pubblico. Si tratta di un programma multiforme di iniziative che di anno in anno ha saputo regalare al grande pubblico un’occasione per vivere da vicino il complesso e vivace mondo dell’arte contemporanea , portando la manifestazione organizzata da AMACI a essere considerata l’appuntamento che ufficialmente inaugura la stagione dell’arte in Italia.
Per questa tredicesima edizione i direttori dei 24 musei associati hanno chiamato Liliana Moro a realizzare l’immagine guida, che s’intitola Pane quotidiano : una scritta semplice, realizzata con timbri tipografici su fondo bianco, che porta la nostra attenzione sull’alimento base di tutti i giorni.
Due sole parole che compongono un messaggio essenziale: un rimando alla tradizione biblica e alla preghiera cristiana, ma che laicamente fa riferimento all’idea di cibo, per il corpo ma soprattutto per lo spirito, con cui alimentare la nostra esistenza. Facendo leva sul parallelo tra pane e cultura, l’immagine ci parla del nutrimento per eccellenza che diventa elemento di vita, sopravvivenza e crescita per l’individuo e per l’intera società.