OMAGGIO: I VASI FONTANA, MANZONI E BURRI
Lecture
Giovedì 12 settembre 2019, ore 17.00
Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Venezia
Con
Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga, autore
Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini
Modera
Elisabetta Barisoni, Responsabile della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro
Ingresso su invito fino ad esaurimento dei posti disponibili
Come tradurre nel vetro i grandi gesti che hanno reso unica la storia dell’arte italiana del dopoguerra? Ovvero come il taglio di Lucio Fontana, le pieghe della tela di Piero Manzoni e il liquefarsi delle plastiche di Alberto Burri possono ispirare gli oggetti di straordinaria bellezza, portando Murano a sperimentare oltre la propria pratica abituale? L’argomento sarà al centro della discussione – tenuta davanti ai Vasi Fontana, Manzoni e Burri, straordinarie opere realizzate a Murano con la collaborazione del maestro Gianni Seguso – tra l’autore, Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga, Elisabetta Barisoni, Responsabile della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro e Luca Massimo Barbero, tra i massimi esperti dell’arte post-bellica, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini e Presidente del Comitato Scientifico delle Stanze del Vetro.
Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga, da oltre un ventennio attivo nel reinventare la tradizione del vetro, ama trovare una connessione tra la competenza dei maestri muranesi e i capolavori consacrati dalla storia dell’arte, realizzati da grandi artisti nel passato e costante fonte d’ispirazione.
L’idea dei vasi presentati in occasione della Glass Week 2019 nasce nei primi mesi del 2017, inizialmente dall’incontro con il lavoro di Lucio Fontana nei suoi concetti spaziali: Giberto comincia a pensare la possibilità di “tagliare” il vetro in omaggio al fondatore dello Spazialismo. Nasce così il Vaso Fontana, un vaso di grandi dimensioni sul quale sono incisi uno o più tagli profondi che fendono idealmente il vetro, svelando il colore interno del vaso stesso.
Il confronto con l’arte moderna è proseguito poi sulla scia della folgorazione per l’opera di Piero Manzoni e di Alberto Burri, due artisti distanti nella propria pratica ma egualmente interessanti per possibili varianti in vetro.
Il maestro Gianni Seguso ha raccolto la sfida e ha creato con Giberto il Vaso Manzoni, soffiato in vetro bianco e avvolto da una matassa di filamenti applicati a caldo, fino ad ottenere l’effetto degli Acrome manzoniani.
La ricerca su Burri non poteva che concentrarsi sul fuoco, l’elemento che lega indissolubilmente il vetro alle Combustioni dell’artista umbro. Sempre con la preziosa collaborazione del maestro Seguso è stato ideato il Vaso Burri che, su una base di vetro nero, fonde una pasta rossa intensa. Da ultimo il vaso è ricoperto da applicazioni di vetro cristallo che ricreano l’effetto delle plastiche sciolte dalla fiamma ossidrica e mettono in evidenza la sovrapposizione dei piani cromatici.
L’approccio affrontato da Giberto diventa quindi una maniera differente per guardare all’arte stessa, osservandola da un punto di vista nuovo e originale, nonché un aperto omaggio alla millenaria tradizione del vetro muranese, capace – se stimolato – di un rinnovamento costante.