Ca' Pesaro

Ca' Pesaro

LA DESINENZA ESTINTA di Lucia Veronesi

Presentazione dell’opera

La desinenza estinta
di Lucia Veronesi

Dal 21 giugno al 13 ottobre 2024
Presentazione del video mercoledì 25 settembre 2024, ore 12.00, su invito

Venezia, Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Androne e Project room
A cura di Paolo Mele e Claudio Zecchi


 

La desinenza estinta è il progetto di Lucia Veronesi, vincitore della XII edizione-2023 di Italian Council, programma di promozione dell’arte contemporanea italiana nel mondo realizzato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura

Il progetto nasce come ampia riflessione sul rapporto tra l’estinzione delle lingue, la botanica, la storia della scienza nelle sue declinazioni al femminile, e le loro implicazioni socio-politiche. 

Si stima che, in alcune aree del mondo – Nordamerica, Nordovest dell’Amazzonia e Nuova Guinea – il trenta per cento delle lingue si estinguerà entro la fine del XXI secolo: gli indigeni di queste zone si tramandano gli usi delle piante medicinali soltanto oralmente. Molte piante e i corrispettivi usi farmaceutici sono noti solo in certe lingue. Se queste lingue si estinguessero, anche il sapere che custodiscono sparirebbe, e così le piante: continuerebbero a esistere sulla Terra, ma nessuno sarebbe più in grado di riconoscerle, nominarle e usarle. Il sapere medicinale delle culture indigene è quindi fortemente minacciato. È una cancellazione analoga a quella che ha riguardato le donne, scienziate botaniche, i cui nomi e apporti scientifici sono stati rimossi o non riconosciuti. Le lingue stanno alle piante come i nomi delle botaniche stanno alla storia delle scienza: parole inghiottite dalle foreste o estirpate dalle enciclopedie. Un nodo unisce queste cancellazioni che ci sottraggono il passato e il futuro.

A Ca’ Pesaro il progetto viene esposto secondo una modalità che intende esplorare, allo stesso tempo, il processo di ricerca e la sua formalizzazione, attraverso l’opera che entra così nella collezione del Museo.
Nell’androne d’ingresso del Museo, fino al 13 ottobre il grande arazzo combina, in una composizione che oscilla tra il figurativo e l’astratto, immagini e parole.
La corte interna di Ca’ Pesaro si trasforma in un luogo di ricerca in cui i materiali, raccolti dall’artista nei mesi di residenza tra Inghilterra, Norvegia e Svizzera, e successivamente rielaborati per la pubblicazione, esplodono nello spazio fisico lasciando che lo spettatore entri in una dimensione allo stesso tempo discorsiva e visiva.

La project room ospiterà invece dal 25 settembre al 6 ottobre il video, che unisce immagini di archivio, riprese ad hoc dei giardini botanici di Londra e Zurigo e la tecnica dello stop motion unita al collage.
Il lavoro, insieme all’arazzo, completa il progetto più ampio che affronta il tema dell’estinzione delle lingue indigene e il loro rapporto con le piante medicinali. Alcune di queste lingue ci accompagnano, come contrappunto sonoro, in un viaggio visionario tra parole e immagini.
Un analogo destino, infatti, accomuna le botaniche, che la storia ha condannato all’oblio, la scomparsa delle lingue native e, di conseguenza, quella dei saperi farmaceutici tradizionali. I nomi delle donne, proprio come le parole indigene che designano le piante, sono come semi morti da riportare in vita.

La desinenza estinta è un progetto di Lucia Veronesi curato e prodotto da Ramdom (Italia) realizzato in collaborazione con il Nordenfjeldske Kunstindustrimuseum MiST (Trondheim, Norvegia); con il sostegno dell’Università di Zurigo – Dipartimento di botanica sistematica ed evoluzionistica e Dipartimento di biologia evoluzionistica e studi ambientali (Zurigo, Svizzera); Goldsmiths University (Londra, UK); Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna (Museo di destinazione dell’opera); l’Istituto Italiano di Cultura di Oslo.

Il progetto è realizzato con il supporto di Collezione Luca Bombassei.
Catalogo Marsilio Arte
 

Mercoledì 25 settembre: ingresso su invito fino ad esaurimento posti disponibili.
Per informazioni si prega di scrivere a capesaro@fmcvenezia.it