Ca' Pesaro

Ca' Pesaro

NEL SOGNO DI VENEZIA. Trenta dipinti di Miranda Visonà 1912–1989.

Progetto

Aperta al pubblico dal 6 maggio al 9 luglio 2006 con l’orario e il biglietto del Museo, la mostra presenta una trentina di dipinti tra i numerosi lavori che la pittrice veneta Miranda Visonà dedica a Venezia tra gli anni ’30 e gli anni ’50 del ‘900, quando era immersa con grande entusiasmo nella vita artistica della città. Oltre a questo ciclo di capricci veneziani, la mostra presenta anche un suo autoritratto, un ritratto di lei eseguito da Bortolo Sacchi e un raro ritratto di Berto Morucchio, tra i maggiori critici d’arte veneziani e suo estimatore.

Nata a San Martino di Lupari (PD) il 2 novembre 1912, Miranda Visonà vive fin da bambina a Bassano del Grappa dove inizia gli studi di pianoforte e pittura.
Attorno al 1935 diviene allieva di Bortolo Sacchi con il quale instaura un sodalizio che sarà fondamentale nella sua vicenda artistica. In questo periodo, accantonato lo studio del pianoforte, si dedica totalmente alla pittura e si trasferisce a Venezia – nello studio di S.Samuele – dove si immerge con grande entusiasmo nella vita artistica della città: qui frequenta i pittori della cerchia di Sacchi, come Guido Cadorin e Astolfo De Maria.
Proprio in seguito al sodalizio con Sacchi, la Visonà approda ad atmosfere vicine al Realismo Magico elaborando un proprio linguaggio, dalla vivacissima fantasia creatrice, libera da schemi e potenziata da originali contrappunti onirici.
Dal 1938 al 1943 Miranda espone alla Bevilacqua La Masa, nelle varie “Mostre Sindacali” nel Veneto e in Italia. È presente alla XXII Biennale Internazionale d’Arte di Venezia del 1942. Terminata la guerra, nel ’48, espone ancora con Sacchi a Cortina e alla XXIV Biennale.
Nel ’55 una mostra alla Galleria Montenapoleone di Milano presenta una serie di disegni che rivelano un’espressività del tutto nuova. La Visonà non si sottrae alle suggestioni delle nuove avanguardie, cui aderisce con l’entusiasmo di sempre; lo fa senza rinnegare i suoi trascorsi, e utilizza le esperienze precedenti nella nuova ricerca. Le prime opere astratte sono esposte alla Bevilacqua La Masa nel ’57; l’attività espositiva prosegue in Italia e all’estero, ed ottiene lusinghieri riconoscimenti (Sanremo, Duesseldorf, Leverkuesen, Graz, Bergamo, Milano).
In una mostra personale alla Bevilacqua La Masa nel ’59 agli astratti si affianca la serie delle Deposizioni: ritorno ad un figurativo essenziale e drammatico.
Nel ’62, nel pieno della maturità artistica, Miranda decide di tornare a Bassano dove continua a dipingere e a modellare, nel grande studio che aveva visto l’inizio del suo lavoro, opere di tragica intensità. Muore a Bassano nel 1989.