LA MOSTRA

Prendendo avvio dalla serie Le Parche, acqueforti raffiguranti inquietanti figure di donne – realizzate tra il 1944 e il 1947 ed esposte per la prima volta alla Biennale di Venezia del 1948 – il percorso espositivo giunge fino all’incisione più recente, Le Amiche, testimoniando efficacemente gli esiti della produzione incisoria dell’artista torinese Carol Rama.

L’attività incisoria corrisponde ai due periodi figurativi dell’artista: le serie realizzate negli anni ’40 e quelle dal 1993 a oggi.

Dopo un intervallo di quasi mezzo secolo Carol ha infatti ripreso a incidere producendo acqueforti, acquetinte e vernici molli, spesso rielaborate a mano, a smalto e acquerello.

Queste incisioni costituiscono un repertorio vasto e completo dei motivi ricorrenti nella sua produzione figurativa, come dimostra la selezione presente in mostra: ginocchia, mani, piedi, organi sessuali, ma anche le dentature della Mucca pazza, le lingue rosse delle Malelingue o i provocatori Cadeau.

Un vero e proprio mondo popolato di ossessioni e angosce, ma trattato con un senso della composizione ritmico e musicale e un segno lieve ed elegante, spesso incline allo spirito, all’ironia, al grottesco.

Oltre alle incisioni la mostra è integrata da una scelta di pezzi unici eseguiti negli ultimi anni. In questi lavori l’artista mostra la sua particolare propensione per la mescolanza tra pittura, oggetti e materiali diversi: dalle setole di scopa che richiamano l’irta pelliccia dei tori, alle acquetinte impresse su tela che creano una base strutturale (ed emotivamente suggestiva) per collages bizzarri e pitture delicate.