Una trentina di grandi sculture appartenenti alla celebre collezione plastica di Ca’ Pesaro, in un percorso completamente nuovo, che privilegia valori formali e accostamenti inediti.
La mostra si snoda negli spazi sontuosi dell’androne longheniano al piano terra e del monumentale secondo piano – oltre mille metri quadri di eccezionale pregio architettonico e impagabile qualità luminosa – recentemente restituiti a funzione museale, che consentono, finalmente, di esporre opere per molto tempo non accessibili al pubblico.
Di particolare interesse, al secondo piano, anche le diverse, stimolanti relazioni proposte tra sculture e opere pittoriche – a partire dal grandioso fregio di Giulio Aristide Sartorio, il Ciclo della Vita realizzato per il Padiglione Italia della Biennale del 1907 e altre non meno significative grandi tele – in una ricerca continua di confronto e dialogo tra linguaggi e forme espressive.
La mostra, curata da Silvio Fuso, Matteo Piccolo, Giandomenico Romanelli e Cristiano Sant, si pone, oltre che come perfetta proposta di recupero e riallestimento museale, anche come il primo appuntamento del programma per il 2010 di Ca’ Pesaro, quasi interamente dedicato alla scultura.
A Le forme del moderno, faranno infatti seguito, a settembre, la grande retrospettiva intitolata al britannico Toni Cragg (Liverpool, 1949, leone d’oro alla Biennale ’88), oltre a un prezioso approfondimento sulla grafica di Arturo Martini, che troverà spazio nell’area del museo dedicata alle proposte di ricerca e di indagine, la Sala 10 al primo piano.
_
ACQUISTA ONLINE IL CATALOGO DELLA MOSTRA “LE FORME DEL MODERNO” >>>