Mimmo Paladino, uno dei più significativi protagonisti della cosiddetta Transavanguardia, rivelatosi sulla scena internazionale nella sezione Aperto della Biennale 1980, torna a Venezia.
Venti opere tra grandi sculture e lavori su carta realizzati per l’occasione documentano gli ultimi esiti della produzione dell’artista campano, attraverso segnali forti, riconoscibili e coinvolgenti del suo arcaico ed affascinante mondo immaginativo.
Tra esse, una torre in terracotta di quattro metri d’altezza, un grande disco (5 metri di diametro), anch’esso in terracotta – omaggio a Beuys – e un Cavallo in bronzo ,alto circa 3 metri, collocato sui gradoni della facciata sul Canal Grande del Museo, mentre le opere su carta, dense di segni misteriosi e figure indecifrabili, contribuiscono a far comprendere, per esempi, anche la sua opera pittorica.
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Note biografiche Mimmo Paladino nasce a Paduli (Benevento) il 18 dicembre 1948; nel 1964 visita la Biennale di Venezia dove resta fortemente impressionato dall’opera di Rauschenberg. Le prime mostre risalgono al ’68, mentre dal’73 inizia ad operare con una tecnica mista dalla complessa iconografia in una straordinaria miscela di messaggi; nel ‘77 si trasferisce a Milano. Nel 1980 partecipa alla sezione Aperto ’80 della Biennale di Venezia con Chia, Clemente, Cucchi e De Maria. Le mostre di Londra, Basilea e Hannover dell’anno successivo lo lanciano a livello internazionale; nel ’82
partecipa a Documenta 7 a Kassel e alla Biennale di Sydney. La prima retrospettiva è dell’’85; nello stesso anno realizza Pietre, la prima di una lunga serie di figure in pietra bianca. Nel 1988 ha una sala personale alla Biennale di Venezia.
Nel ‘91 il Castello di Praga gli dedica una grande mostra . Nello stesso anno completa un nuovo ciclo di dodici dipinti su legno, Il Respiro della bellezza. Nel 1992 Realizza l’installazione permanente Hortus Conclusus nel chiostro di San Domenico a Benevento. Nello stesso anno una grande mostra di opere realizzate dal 1970 al 1992 viene realizzata nei cinque maggiori musei brasiliani. Nel ’93 tiene una grande mostra personale al Forte Belvedere di Firenze e nel 1994 è’ il primo artista contemporaneo italiano a tenere una mostra in Cina, alla Galleria Nazionale delle Belle Arti di Pechino.Da quest’anno vive e lavora a Bologna; si dedica anche alla grafica ( Ulysses, 21 lastre all’acquaforte da Joyce).
1995-1996: Napoli gli dedica una grande mostra in più sedi; nel ’99 , a Londra, realizza una grande mostra alla South London Gallery che include Testimoni, gruppo di 20 statue in pietra bianca di Vicenza e Zenith, una serie di lavori in tecnica mista su alluminio e un’ installazione I Dormienti in una grotta in mattoni sotto la Roundhouse at Chalk Farm, accompagnata da una musica scritta da Brian Eno, mentre la Royal Academy lo insignisce del titolo di Companion of Honour. Nel 2000 una sua scenografia per il set di Edipo Re al Teatro Argentina di Roma diretto da Mario Martone vince il premio Ubu. Nel 2001 Illustra l’Illiade e l’Odissea di Omero ) 2 voll.Firenze, Le Lettere) e viene pubblicato, a cura di Enzo Di Martino, il catalogo generale dell’opera grafica, edito da Art of this Century, New York – Parigi. Nel 2002-2003 il Centro di arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato gli dedica la più completa mostra retrospettiva organizzata da un museo italiano.
2003: Transavanguardia 1979-1985 al Museo di Arte Contemporanea Castello di Rivoli. Nel 2004 realizza per il Teatro di Roma le scenografie di Edipo Re con la regia di Mario Martone e i lavori realizzati a due mani con Sol Lewitt vengono esposti nella Galleria Nazionale d’arte di Roma.; nell’ambito del progetto “Terrae Motus” allestisce una mostra personale nella Reggia di Caserta e altre a Napoli e a Roma. 2004-2005: “Pinocchio” mostra itinerante nei musei d’arte moderna di sei città giapponesi e nella settecentesca Scola dei Battioro a Venezia (Volume e catalogo Papiro Arte Edizioni).
2005: La Loggetta Lombardesca di Ravenna dedica una grande mostra ai suoi lavori teatrali titolata “Paladino in Scena”. Dopo Ca’ Pesaro, per dicembre è prevista una sua mostra dedicata al Don Chisciotte di Cervantes nel Museo di Capodimonte a Napoli.