Ca' Pesaro

Ca' Pesaro

NEL SOGNO DI VENEZIA. Trenta dipinti di Miranda Visonà 1912–1989.

Sala1

Opere del 1942
Le quattro opere qui esposte ( I° a Venezia (da campo S.Andrea), Venezia I°, Venezia II°, Venezia, ponte di ferro)sono le prime realizzate a Venezia, come la pittrice tenne ad evidenziare nei titoli con cui furono presentate alla Quarta Mostra Sindacale Triveneta del ’43, tenutasi al Padiglione Italia della Biennale, ai giardini di Castello.
Esse sono la trasposizione veneziana della nutrita produzione di vedute bassanesi degli anni precedenti; i luoghi rappresentati sono concentrati nel breve tratto di fondamenta compreso tra i Tre Ponti a Piazzale Roma e il “ponte di ferro” ai Ragusei, un percorso di ingresso alla città, l’inizio di una esplorazione.
Il punto di osservazione era probabilmente una stanza d’affitto nelle vecchie case, ora demolite, tra il rio Novo e il rio dei Tre Ponti, dove la pittrice alloggiava nel periodo delle manifestazioni artistiche estive.
Come si può notare, la pittrice si destreggia tra un vedutismo obbiettivo e l’immissione di caratteri tipici del “realismo magico”, conferendo alle immagini un sapore favoloso tutto particolare.

Opere del 1948-49
Nell’immediato dopoguerra la produzione di Miranda Visonà si sviluppa in una serie di dipinti che se sono catalogabili nel genere delle “nature morte”, sono però dotati, per antifrasi, di vita propria, animati come sono da figurazioni grottesche e da animali immaginari resi in forme espressioniste che si avvicinano talvolta all’astratto.
Con la stessa indiavolata vitalità la pittrice esegue contemporaneamente la serie di vedute di Venezia qui esposte, soggetti scelti nel filone dell’iconografia più tradizionale del vedutismo, ma percorsi da un afflato personalissimo.
Miranda Visonà è riuscita in questo ciclo a ripercorrere le vecchie e abusate strade del vedutismo veneziano, imprimendo un carattere nuovo a dipinti in apparenza “facili”, in realtà resi nuovi e difficili da una lettura personale delle calli, dei palazzi, dei ponti e dei rii veneziani; le colate di colore, i contrasti cromatici e le stesure corpose concorrono a restituire una Venezia inedita, sospesa tra sogno e realtà.