Ca' Pesaro

Ca' Pesaro

SALOTTO LONGHENA 2024 | Polifonie italiane

27 febbraio – 17 marzo 2024

DIEGO TONUS

Diego Tonus, nato nel 1984 in Italia, attualmente vive e lavora all’Aia, in Olanda, presenterà una serie di opere intitolate Frammenti di una Conversazione con un Falsario derivate da una presunta conversazione tra l’artista e un falsario (anonimo per ovvie ragioni) in cui emergono pensieri controversi relativi a sistemi contemporanei di definizione di valore. Ogni opera della serie è la traduzione visiva di questa conversazione, che si manifesta con oggetti, azioni e parole esperite dal falsario, nella sua pratica di riproduzione e trasporto del valore, eludendo sistemi di controllo e di definizione dell’individualità. Ogni opera è presentata in co-autorialità con il falsario stesso. Tonus affronta i pensieri del falsario come se fossero una sua proprietà intellettuale, interrogando così il ‘contro’ della ‘contraffazione’ e appropriandosi delle sue idee. Per questo, l’artista ha registrato le opere della serie come segreti commerciali presso l’Ufficio di Proprietà Intellettuali del Benelux, così da poterli condividere con il pubblico internazionale. Frammenti di una Conversazione con un Falsario, è stata realizzata grazie al supporto dell’Italian Council (Terza Edizione), del Direttorato Generale per la Creatività Contemporanea del Ministero italiano della cultura. La serie di lavori è entrata a fare parte della collezione permanente del Museo MAMbo di Bologna.

Nella sua pratica artistica, Tonus esplora la riproduzione come strumento di investigazione per interrogare sistemi di controllo e strutture di potere. Trasforma immagini, oggetti ed esperienze collettive accuratamente selezionate, inserendole in un nuovo processo di pensiero per rivelare le strutture sottostanti di codificazione e normatività. La pratica dell’artista è basata sull’archiviazione vista come forma di ossessione e gesto creativo. Questo metodo caratterizza il modo in cui Tonus osserva eventi, attraverso la realizzazione di sculture, fotografie, performance e film, articolando una pratica artistica basata sul processo e il tempo. Sia che l’artista usi il video o la scrittura giornalistica, l’uso della voce, o la performance e la scultura, la ricerca di Tonus analizza l’equilibrio fra le modalità del racconto e il suo contenuto, mostrando in quanta misura esse siano innanzitutto strumenti di potere e di manipolazione: sia sul pubblico che sul proprio oggetto.

Diego Tonus ha studiato Arti Visive presso l’Università Iuav di Venezia e presso il Sandberg Institute di Amsterdam. Fra le sue mostre e presentazioni personali si ricordano quelle presso CSAC Parma (2023); Whitechapel Gallery Londra (2020); STROOM Den Haag (2019); Van Eyck Maastricht (2019); Ellen de Bruijne Projects (2018); ar/ge kunst Bolzano (2017); Stedelijk Museum Bureau, Amsterdam (2013). Ha partecipato a mostre collettive in istituzioni internazionali fra cui TENT Rotterdam (2020); Kasteel Oud-Rekem (2019); la Biennale di Mosca (2018); Quadriennale di Roma (2016); WIELS Brussels (2015); De Appel Amsterdam (2015); CCA Singapore (2014); e Palais de Tokyo Parigi (2013). Tonus ha partecipato a residenze quali Van Eyck Maastricht; WIELS Brussels; Fondazione Spinola Banna Poirino; Fondazione Bevilacqua La Masa Venezia e Real Presence Belgrado. L’artista è stato nominato per premi quali PAC – DGCC (2021); Italian Council (2018); Live Works Centrale Fies (2015) e Premio Furla Bologna (2012). Fra le sue pubblicazioni si ricordano Da Stato a Stato (Electa, 2023); Never Again (Mousse Publishing, 2020); Fragments of a Conversation with a Counterfeiter (Roma Publications Amsterdam, 2019); The Presidents’ Hammers (Roma Publications Amsterdam, 2018); I, the Dog of my Master (MER.Paper Kunsthalle 2015) e Five Cases of Intrusion (Archive Books Berlin, 2014).


 

OPERE IN MOSTRA DAL 27 FEBBRAIO AL 17 MARZO 2024:

Diego Tonus e Anonimo, Timepiece

Diego Tonus e Anonimo
Timepiece, 2019
4K Film (colore/no suono), documenti dell’Ufficio di Proprietà Intellettuali del Benelux,
44′ (Loop)
Cinematografia di Giulio Squillacciotti
Film realizzato in collaborazione con the Hubert Van Eyck Lab, Maastricht
Con il supporto di Leon Martens workshops in Maastricht
Courtesy Museo MAMbo Bologna (Collezione permanente) e l’Artista  

Timepiece è un film silenzioso che documenta lo smontaggio e il riassemblamento delle meccaniche di un originale Omega Speedmaster Moonwatch Professional Cal. 1861, orologio che è entrato nello spazio durante la prima spedizione sulla luna da parte della NASA. Il film mostra, attraverso una attenta coreografia di movimenti, il processo di disassemblamento dell’orologio, svelando le sue iconiche meccaniche, e la sostituzione della molla di carica con un suo duplicato. Se da un lato il film contribuisce alla discussione sull’importanza del tempo e la necessità del creare eventi memorabili nell’economica contemporanea, dall’altro allude all’ossessione del falsario, nel cercare di riprodurre una copia esatta di questo orologio. Secondo Anonimo, parti autentiche di orologi di lusso sono nascoste dentro orologi falsi, con l’obiettivo di spedirli in altri Stati e riassemblarli, ricreando originali completi. Oggetti funzionanti in cui ‘copie’ e ‘parti originali’ convivono, costituendo dei ‘nuovi originali’.


Diego Tonus e Anonimo

Studio per Un Attimo di Buio, 2022
Scultura,
resina di alluminio
29x28x26 cm

Studio per Un Attimo di Buio è una edizione di studio per la posizione e materiale della omonima scultura parte della serie Frammenti di una Conversazione con un Falsario. Questa edizione contiene un segreto: le impronte digitali delle mani e del viso del falsario, impresse dal processo di calco e copia dal vero.      

Un Attimo di Buio è una scultura in cemento alluminoso, copia dal vero del falsario, che posa senza rivelare la sua identità. All’interno di questa anonima scultura del falsario, è nascosto un piatto di metallo con incisa la password che permette di accedere al valore di 1 Bitcoin. Il valore artistico della scultura e il valore nascosto della criptovaluta, sono due valori che coesistono nel lavoro. Ciascuno dei valori è suscettibile alle fluttuazioni dei mercati ed entrambi sono contenuti nelle loro forme definite, sottolineando la nozione di ‘credenza’ in relazione alla creazione di valore.