ALBERTO TADIELLO
Untitled (FROM NO PART OF ME COULD I SUMMON A VOICE)
Alberto Tadiello orienta il suo lavoro sulle manifestazioni fisiche dell’attrazione, della tensione, dell’energia che corre, anche a costo di dare sensazione di pericolo. I cavi elettrici, le casse acustiche, il suono che da esse promana, diventano elementi scultorei che invadono le due stanze e che trasmettono un senso di tensione.
Nell’ installazione sonora concepita per Ca’ Pesaro, gli oggetti tecnici commentano con il loro vigore le opere di Giulio Aristide Sartorio, connotate dallo sforzo muscolare nei corpi delle sue Cariatidi e nel dipinto dedicato alle tenebre. Le opere dei due artisti si incontrano senza toccarsi, si avvicinano pur mantenendo una reciproca autonomia. Il giovane artista concepisce questo allestimento come “Un gioco di binari, di analogie e parallelismi, intima complicità di due momenti”. La traccia audio proviene da “From No Part Of Me Could I Summon A Voice” dall’album “New History Warfare Vol. 2: Judges” di Colin Stetson, Constellation Records, 2011. L’opera è il risultato di una continua sovrapposizione di questo stesso file, spostandone di volta in volta la partenza di pochi secondi. L’effetto è paragonabile a una serie di disegni uguali, fatti su lucidi trasparenti, sovrapposti e leggermente sfalsati tra loro: il senso generale della struttura non si perde, ma vi si immette uno stato di tremore, di vibrazione, di fuori fuoco. L’effetto è quello di un processo di invecchiamento accelerato e di un ritratto dell’attività molecolare interna. Il risultato è una composizione di suoni sgranata e vagamente ipnotica: sempre nelle parole dell’artista, “È una fuga di suoni. Un girone infernale. Una vertigine. Un abisso. Febbricitante. Vorticoso.”
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ALBERTO TADIELLO
Montecchio Maggiore, Vicenza, 1983
Ha partecipato a numerose mostre internazionali, tra cui “T2 – Torino Triennale. 50 lune di Saturno”, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2008; “X Initiative”, New York, 2009; “Science versus Fiction”, Bétonsalon – Centre d’art et de recherche, Parigi, 2009; “SI Sindrome Italiana”, Le Magasin – Centre National d’Art Contemporain de Grenoble, 2010; “Sound Art. Sound as a Medium of Art”, ZKM – Center for Art and Media, Karlsruhe, 2012; 2012, “Art or Sound”, Ca’ Corner della Regina, Fondazione Prada, Venezia, 2014.
Nel 2009 è stato proclamato vincitore della settima edizione del Premio Furla, e nel 2011 del New York Prize. Ha preso parte a diversi programmi di residenza, organizzati da Dena Foundation for Contemporary Art (Parigi), Gasworks International Residency Programme (Londra), Villa Arson (Nizza), HIAP – Helsinki, International Artist Programme (Helsinki), Viafarini (Milano) e ISCP – International Studio & Curatorial Program (New York).
L’ingresso alla mostra è consentito con l’orario e il biglietto del museo >>>