Un’attenta selezione di venticinque opere, alcune di grandi dimensioni, illustra uno straordinario percorso artistico, dagli anni ’70 ad oggi.
La mostra e il catalogo sono a cura di Martina Massaro.
Il catalogo contiene testi di Lionello Puppi e Giandomenico Romanelli, l’allestimento è di Daniela Ferretti.
Questa rassegna antologica che consacra Corrado Balest tra i Maestri della pittura contemporanea veneziana, muove dagli anni ’70 (Terrazza è del 1971) , cioè da un momento fondamentale di svolta del percorso dell’artista che proprio da allora , secondo la critica più autorevole, trova la fase più originale e felice.
Un tragitto che si dipana con chiarezza in un linguaggio autonomo ma aperto al confronto, attento agli esiti importanti degli astrattisti così come dei figurativi, consapevole della grandezza dei maestri del passato.
Se dunque, dopo il 1970, l’universo formale di Balest conosce l’aggiustamento nuovo, e definitivo , la mostra di Ca’ Pesaro ne documenta il percorso fino a opere recenti e recentissime, a dimostrare come l’avventura artistica del pittore sia ben lungi dall’appagamento di un traguardo e continui invece a riproporsi in straordinarie nuove originali occasioni, fino alla stupefacente “Loggia” del 2003.