Kuniaki Kuroki
1945 – Kuniaki Kuroki nasce a Suki, nella provincia di Miyazaki. Fin da studente, al locale liceo, dà prova di talento in pittura.
1963 – Diciottenne, entra nella Yamaya Glass Company di Tokyo, famosa per la produzione di suppellettili d’arredo e vetri. È proprio il vetro ad affascinarlo e all’apprendimento di quest’arte si dedica con impegno per lunghi anni, impossessandosi di tutte le tecniche (dalla soffiatura alla stampa, dalla fusione all’intarsio, dal decoro alla sabbiatura…).
1972 – Comincia a esporre opere in vetro vincendo subito con Sogno un premio speciale all`esposizione Funabashi City Art.
1977 – Vince diversi premi tra cui il massimo livello del Japanese Glassmakers Proficiency Test indetto dal Ministero del Lavoro e allestisce la prima personale nel grande magazzino Yamagata a Miyazaki.
1980/1982 – Partecipa alla Triennale dell’Arte del Vetro Giapponese (1980) e all`Esposizione di Manufatti Tradizionali (1981, 1982) a Tokyo.
1984 – Lascia la Yamaya per occuparsi a tempo pieno della sua attività artistica, organizzando mostre personali in tutto il Giappone.
1985/1986 – Partecipa al progetto di recupero della tecnica tradizionale Satsuma Kiriko di Kagoshima; l’anno successivo è di nuovo alla Triennale vetraria
1988 – Inizia a progettare l’esecuzione in vetro delle Cinquantatre stazioni del Tōkaidō di Hiroshige.
1989 – Fonda il Miyazaki Aya Glass Art Studio che diviene ben presto il centro di riferimento per l’arte vetraria in Giappone. In questo periodo giunge la consacrazione pubblica e la famiglia reale visita più volte il suo atelier ad Aya.
1994/1999- Espone all’estero: New York, Palm Beach, Londra, ricevendo vari riconoscimenti e premi come l’International Arts and Culture Award (’94); il Rome Grand Prize all`Esposizione Internazionale di Roma (’95); il Greek Government Prize all`Art Expo di Atene (’98) e l’Asian Arts Medal of Honor, in occasione dell`Asian Art Renaissance Exhibition 1999 di Bangkok.
2000 – Celebra con una grande personale l’inaugurazione del Museo dell’Arte del Vetro di Hsingchu City a Taiwan e in autunno è all’Esposizione Europea di Ghent.
Riceve nel frattempo nuovi riconoscimenti in Corea e in altri paesi dell’est asiatico.
2001/2006 – Realizza le prime opere ispirate alle Cinquantatre stazioni di Hiroshige, che espone nel 2006.
2008. Dopo un ventennio di lavoro, a giugno porta a compimento la riproduzione in vetro dell’intera serie delle Cinquantatre stazioni, che espone a novembre a Venezia, Ca’ Pesaro.